Ai piedi della collina di Torino, Filippo – insieme alla moglie Cristina e ad uno staff preparato e attento – porta avanti quello che di più importante esiste nell’ambito della selezione delle carni: la scelta dei vitelli, che ha luogo rigorosamente nelle piccole stalle tra l’astigiano e il cuneese.

Negli anni inizia un percorso di selezione di razze bovine differenti dalla piemontese, volto a dare ai propri clienti qualcosa di estremamente diverso dalla Regina indiscussa.

Comincia a  conoscere diverse realtà che sposano la stessa filosofia e questo fa sì che la carne che arriva in bottega sia davvero di alto livello.

Animali allevati al pascolo, in altura, presidi slow food e tante altre peculiarità.

La frollatura

Con tale filosofia è d’obbligo il concetto di frollatura e dry aging a cui la macelleria D’Auria si ispira.

Da qui, con estrema calma, pazienza e dedizione inizia a dare un prodotto ancora più selettivo al proprio pubblico.

Il processo di frollatura, ovvero il grado di maturazione delle carni è di fondamentale importanza affinché si possano assaporare ed apprezzare pienamente la morbidezza, la succosità e la sapidità, caratteristiche intrinseche delle carni.